Il Col delle Finestre e l'altopiano dell'Assietta
Primo sopralluogo: Settembre 1996

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Da La Thuile a Susa
(1) Dopo La Thuile entrando in Francia; (2) Scendendo dal confine verso C.de L'Iseran;
(3) Salendo dopo C.de L'Iseran; (4) Costeggiando il Lago du Mont Cenis


1. Descrizione Escursione
2. Inquadramento Storico dell'Escursione
3. Escursione contestuale: la Batteria Chaberton

1. Descrizione Escursione
Da Milano a La Thuile. La valle non è stata raggiunta direttamente da Milano ma passando per Aosta e la Francia al fine di rendere il viaggio, si un po più lungo, ma sicuramente meno monotono e piu' entusiasmante. La Val d'Aosta dà, infatti, la possibiltà di visitare, o solo vedere lungo la strada, parecchi famosi castelli. Una volta raggiunta Aosta è necessario proseguire verso La Thuile; il tratto di strada tra le due cittadine, specialmente nel secondo tratto, si snoda ad una certa quota salendo verso i 1441 mt di La Thuile. Si consiglia di far rifornimento di carburante prima di inoltrarsi in terra Francese dal momento che questo rappresenta l'ultimo baluardo italiano.

Da La Thuile a Susa in territorio francese. Proseguendo si raggiunge il confine francese passando per il Colle del Piccolo S. Bernardo; si procede fino a quasi Bourg St Maurice, lungo una valle pressocchè disabitata ed anche un pò brulla. Prima di Bourg St Maurice è necessario stare sulla destra, in direzione Val d'Isere. Val d'Isere, stazione sciistica rinomata, si presenta come una cittadina incantata ma completamente isolata dal mondo. Il tratto di strada che immediatamente la segue si presenta molto brullo, ripido ed isolato fino a raggiungere il Col de L'Iseran, mt 2770.
Si prosegue per un lungo tratto fino al lago du Mont Cenis; percorrendo la costa ad ovest è possibile imboccare uno sterrato che costeggia tutto il lago. Proseguendo si passa il confine e si raggiunge Susa.

Da Susa verso Setriere lungo il Col delle Finestre e le carrabili militari. A ridosso di Susa si diparte una carrabile sterrata di parecchi chilometri che porta a Sestriere. Lungo il suo percorso è possibile incontrare parecchi residuati bellici, sotto forma di fortini. Lo sterrato, nella sua parte iniziale, sale fino al Colle delle Finestre, ove si trova, incastonata e mimetizzata nella roccia, una fortezza militare di dimensioni notevoli. Una dal Colle delle Finestre si scende fino ad arrivare ad un bivio, seganto col cartello Pian Dell'Alpe; prendendo a sinistra si prosegue per un breve tratto di sterrato fino a Fenetrelle. Si consiglia di proseguire a destra, scendendo ancora per un pò per poi iniziare un lungo sterrato che porterà fino a Sestriere. Esiste la possibilità di fare alcune alcune devizaioni che consentono di raggiungere ad esempio il Col Dell'Asietta, ove vi sono ancora presenti massicci residuati bellici.

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Da Susa a Sestriere
(1) Salendo verso il C. delle Finestre; (2) Il Forte sul C. delle Finestre (mt. 2176);
(3) La deviazione al Pian Dell'Alpe; (4) Raggiungendo il Col Dell'Asietta;   (5) In cima al Col Dell'Asietta (mt 2472)

 

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Verso il Lago Nero (mt 2451)
(1) In cima al Col Dell'Asietta (mt 2472); (2) piccolo incidente di percorso; (3) sul Mon Genevris (mt 2313);
(4-5) Presso il Lago Nero con un tedesco trovato per strada.

Da Sestriere, percorrendo un tratto asfaltato, poco prima di Claviere è possibile rientrare in un o sterrato che porta al lago Nero, proprio in prossimità del confine Francese. Il tratto di sterrato permette dipassare inmezzo ad un villaggio militare abbandonato e seminascosto nel bosco.

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2. Inquadramento Storico
La zona visitata si inserisce in un contesto viabilistico militare secolare di notevole importanza storica. Così Mauro Minola descrive la zona nel suo libro:
" ... da qualche mese si è registrato un notevole interesse per il recupero e la valorizzazione delle antiche strade militari del Piemonte. Lo scorso ottobre (ottobre 2002), al Salone della Montagna di Torino, il convegno "Le strade con le stellette" ha consentito di fare il punto su alcune situazioni e di progettare i primi interventi di recupero della viabilità militare di alta quota, anche in chiave turistica. A tale proposito si era pensato di partire con un progetto per valorizzare la più famosa di queste strade militari, la ben nota Strada dei 2000 (S. P. 173) che, partendo da Fenestrelle e da Pian dell'Alpe, raggiunge l'altopiano dell'Assietta e il crinale tra la Valle di Susa e la Valle del Chisone, terminando, dopo circa 40 km di percorso, al Colle del Sestriere.
L’Assietta è sicuramente un luogo suggestivo, carico di significative memorie storiche e di non comuni valori ambientali; ma sempre molto poco si è parlato della bella ed ardita strada militare, un esempio unico di ingegneria di alta quota noto in tutta Europa, particolarmente dai motociclisti tedeschi. Negli ultimi decenni dell’Ottocento gli altipiani dell'Assietta erano tornati a rivestire un ruolo di primaria importanza per la difesa della frontiera occidentale e la mobilitazione delle truppe mobili: al fine di assicurare convenientemente le sistemazioni difensive del fondovalle, la speciale Commissione per la Difesa dello Stato aveva proposto la creazione di un campo trincerato dotato di una propria organizzazione autonoma, la Piazza Militare dell’Assietta, dipendente in un primo tempo dalla Piazza di Exilles, poi da quella di Fenestrelle. 
I lavori sull'altopiano iniziarono nel 1888: per prima fu proprio realizzata la splendida rete di strade militari, il cui rilevante sviluppo chilometrico richiese parecchie stagioni lavorative. L'arteria principale, che è stata abbandonata alla fine degli anni Trenta con la realizzazione del nuovo tratto Pian dell’Alpe-Assietta, aveva origine dal Colle delle Finestre: dopo un primo tratto in salita sulle ripide falde del monte Pintas (dove si possono ancora scorgere i resti dei trinceramenti piemontesi del XVIII secolo), raggiungeva lo spartiacque, che percorreva interamente su entrambi i versanti mantenendosi a quota piuttosto elevata, sempre superiore ai 2000 metri. Non si può fare a meno di consigliare, per chi non lo conoscesse, di provare questo itinerario, ora percorribile a piedi o in mountain bike. Si parte dal Colle delle Finestre, si aggira il Fortino e si guadagna la vecchia rotabile con una breve salita. Superato il primo lungo tratto a mezzacosta, giunti all’imbocco del suggestivo Vallone della Vecchia, non è difficile scorgere i segni dell’antico passato militare: le rocce che costeggiano il percorso, particolarmente quelle che si trovano al di sotto del caratteristico spezzone roccioso chiamato Dente della Vecchia, sono letteralmente piene di incisioni fatte dai soldati che in questo luogo trascorsero le lunghe giornate dei campi estivi. 
Superato il Colle della Vecchia, il paesaggio si fa ancora più suggestivo: qua e là si trovano i ruderi di alcune costruzioni, un rifugio-deposito per i cantonieri militari, il Ricovero Colle della Vecchia, la Stazione telegrafica ottica Punta del Mezzodì. Continuando sul percorso storico, si lambisce quasi la cima del Ciantiplagna (2849 metri).
Si raggiunge quindi il Colle delle Vallette, dove si riconoscono appena i resti di alcuni trinceramenti del XVIII secolo: la storia ci racconta che questo valico fu presidiato dall’esercito del duca Vittorio Amedeo II nel 1708, durante l’assedio al Forte di Exilles e di Fenestrelle. Superati altri colli, tenendosi sul lato Valle di Susa, la strada militare giunge al Colle del Gran Serin, sul quale sorgono i baraccamenti della grande Caserma Difensiva; alla nostra sinistra si apre verso il Chisone il bel Vallone dei Morti, il cui nome, contrariamente a quanto si crede, non ha alcuna relazione con la battaglia del 1747, né con la sepoltura dei numerosi caduti dello scontro. Il toponimo appare già nelle carte topografiche risalenti all’inizio del XVIII secolo. 
Ancora un piccolo strappo ed ecco la Batteria del Gran Serin, che si erge ancora imponente sul sottostante Colle dell’Assietta ad aspettare il suo nemico. La strada, superato il Colle e la Testa dell’Assietta (obelisco), prosegue, con un tratto ancora oggi percorribile, verso il Genevrìs e Sestriere, toccando la Batteria del Gran Mouttas (a destra) e la Batteria Gran Costa (a sinistra).
Altre strade minori vengono a raccordarsi al ramo principale consentendo di raggiungere diverse località dell'alta Valle della Dora: dal Gran Serin una bella strada scende all'Alpe d'Arguel, al Pian del Frais e da qui a Meana, consentendo di raggiungere l’Assietta anche dal lato Val Dora. Questo tratto, opportunamente allargato e sistemato, costituisce ancora oggi il collegamento tra Susa, Pian del Frais e l’Alpe d’Arguel; oltre questa località è percorribile soltanto più a piedi. Dal Colle Blegier una rotabile raggiunge Sauze d'Oulx via Monfol e Salbertrand, percorrendo interamente l’area del Gran Bosco. Tale rotabile è ancora oggi conosciuta col nome di Strada dei cannoni. La strada servì per portare avanti la realizzazione della Piazza Militare dell’Assietta: nella campagna 1890-91 venne costruita la Caserma difensiva al Colle del Gran Serin, l'anno successivo si iniziò l'allestimento della Batteria Gran Costa; seguì quella del Gran Mouttas (1893), quindi toccò alla Batteria Gran Serin (1897). Negli anni successivi furono apportati decisivi miglioramenti alle strutture e vennero ampliati gli apprestamenti difensivi con una serie di opere secondarie. Negli anni Trenta dello scorso secolo la vecchia rotabile Colle Finestre-Ciantiplagna-Assietta fu abbandonata in favore di un nuovo ramo, l’attuale, che da Pian dell’Alpe consente di raggiungere il Colle dell’Assietta in circa 12 chilometri di percorso, con pendenze decisamente minori rispetto al vecchio tratto ... "

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