La Val Formazza
Giugno 2003

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Da Riale verso il Confine Svizzero
(1-2) Soste durante la salita sullo sterrato verso il confine;
(3-4) Alla ricera di un passaggio per la Svizzera (passo S.Giacomo, 2313 mt);  (5) Dietro Front: passaggio non trovato.


1. La Val Formazza
2. L' escursione

1. La Val Formazza
La Val Formazza si presenta come una lingua di Italia che si insinua nella Svizzera. E' raggiungibile passando dal Lago Maggiore e proseguendo per Domodossola, oltre la quale pian piano si inizia a salire in quella che diverrà poco dopo la Val Formazza.
Nella parte superiore la valle è molto verde e presenta un fascino particolare dovuta alle rocce dei monti adiacenti; una sosta è poi necessaria presso le Cascate del Toce, alimentate dal corso d'acqua che prende origine da un lago artificiale proprio sul confine svizzero.

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Il Rientro
(1) Sosta sui prati svizzeri studiando il sentiero per un possibile passaggio; (2) Passo S.Giacomo, mt 2313: bivio per Passo Gries o Monte Basodino; (3) Ritorno lungo il lago di Tioggia, mt 2191; (4-5) Escursione sul lago

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2. L'escursione
Arrivati in fondo alla Val Formazza, in prossimità di Riale, questa termina con uno sbarramento che da origine al lago Morasco, che alimenta le cascate del Toce; è possibile salire sulla diga. Uno sterrato poi costeggia il lago fino al rifugio Città di Busto che è possibile, volendo, raggiungere in moto. Presso Riale, che è l'ultimo abitato della valle, vi è presente una seconda strada sterrata che arrampica su per i monti verso il confine. Lo sterrato, per quanto presenti ogni tanto un fondo abbastanza sassoso, sale in maniera dolce ed offre una vista particolare del fondo valle, di Riale col suo sbarramento, dei monti circostanti a tal punto che invita più volte alla sosta.

Dopo circa 2.5 km si arriva allo sbarramento del lago di Tioggia; costeggiandolo per circa 1 km si raggiunge il Passo di S.Giacomo da cui si diparte un sentiero in mezzo ai prati che permette il collegamento con la Val Bredet, in Svizzera.
Purtroppo dopo vari sopralluoghi  abbiamo potuto verificare che il sentiero è solo per il trekking o al più ciclabile; per le moto, almeno del nostro tipo, non offre, per quel tratto di confine, possibilità di passaggio. In tal caso ci siamo limitati ad effettuare escursioni in moto sui prati, sulle rive del lago Tioggia e negli sterrati circostanti.

Con un pò di amaro in bocca, per l'impossibilità di non aver valicato il confine, abbiamo così ripreso la via del ritorno, lasciando comunque a malincuore la zona a causa della sua bellezza.

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Mario Ravasi è
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